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Una sinistra coincidenza

Una sinistra coincidenza
Mentre l’Emilia Romagna veniva colpita, per l’ennesima volta, da eventi atmosferici ormai non più etichettabili come eccezionali, venerdì 20 settembre si tornava a parlare di coperture assicurative per gli eventi naturali. L’occasione è stata l’HIGH LEVEL INSURANCE CONFERENCE, svoltasi a Roma alla presenza di Maria Bianca Farina, Presidente ANIA, del Presidente IVASS, Luigi Federico Signorini, del Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, nonché di altri autorevoli esponenti del mondo istituzionale ed imprenditoriale. La stessa Presidente Farina ci ha ricordato che solo il 6% della abitazioni civili, e solo il 5% delle imprese, sono coperte da polizze contro i rischi catastrofali. Di contro il Ministro Musumeci auspica, anzi forse preannuncia, che l’obbligo assicurativo sarà esteso anche alle abitazioni private. Ci permettiamo di esprimere alcune considerazioni. Sicuramente gli immobili assicurati – civili, commerciali, industriali – sono una minima parte, ma su questi, e lo rivendichiamo con cognizione di causa, la stragrande maggioranza delle polizze sono state stipulate grazie all’opera consulenziale e professionale dei tanti Agenti che quotidianamente affrontano un mercato basato sulla offerta. Gli Agenti, da sempre, spingono i clienti a considerare coperture prioritarie quelle che salvaguardano da sinistri ingenti e non sopportabili da bilanci familiari e aziendali. E questa attività vale molto di più delle tante “scartoffie” da compilare per dimostrare l’adeguatezza. Già solo questo dovrebbe suggerire di coinvolgere gli Agenti e le loro Rappresentanze nella pianificazione di iniziative legislative. UNI Agenti rivendica il diritto degli Agenti a partecipare PRIMA, e non a giudicarle DOPO, alle attività portate avanti da coloro i quali sono lontani dai clienti o dai consumatori, e pertanto ci aspettiamo che le Istituzioni facciano appello alle nostre competenze e conoscenze. Per ora registriamo un rallentamento nella emanazione della regolamentazione dell’obbligo di legge, il che fa pensare ad una proroga imminente, ed un banale richiamo a non ben specificati benefici fiscali. Magari, se si ripensasse alle imposte gravanti sui premi pagati per tali rischi? Quasi un quarto di quello che paga il cliente viene assorbito dallo Stato sotto forma di tasse. Ne vogliamo parlare?

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